Rutilus Erythrophthalmus Zerunian
Nome dialettale ( Lecchese ): triott
Ordine: CIPRINIFORMI
Famiglia: CIPRINIDI
Osservabilità: abbastanza frequente soprattutto dalla
primavera all'autunno
Descrizione: ciprinide di piccole dimensioni dalla tipica forma
a fuso, un po' tozzo, con la testa piccola e la bocca minuta che si
apre in posizione terminale, leggermente rivolta all'ingiù; gli occhi
sono mediamente grandi e l'iride appare di colore dorato; il corpo è
integralmente ricoperto di scaglie cicloidi di medie dimensioni; lungo
la linea laterale se ne contano 35-41; la livrea è olivastra sul
dorso, argentea sui fianchi, con una banda più scura che li percorre
longitudinalmente; ventre bianco; pinne sorrette da raggi molli; pinna
caudale nettamente bilobata
Taglia massima: lunghezza 20 cm, peso 130 gr
Habitat tipico: stagni, grandi laghi pedemontani e di
fondovalle, laghi collinari, fiumi di pianura
Abitudini diurne o notturne: diurno
Ambiente preferenziale: fondali ricchi di vegetazione
Comportamento: si riunisce costantemente in branchi, anche
molto numerosi, in prossimità dei fondo, salendo solo raramente verso
la superficie
Alimentazione: onnivoro
Maturazione sessuale: 1-2 anni
Periodo riproduttivo: tra aprile e giugno
Siti riproduttivi: nelle zone poco profonde, ricche di
vegetazione e riscaldate dal sole di primavera
Modalità riproduttive: si riproduce in piccoli gruppi; le uova
vengono deposte in gran numero sulla vegetazione sommersa da ogni
singola femmina e molti maschi le fecondano
Status della specie: specie endemica dell'Italia
settentrionale, comune e talora abbondante anche negli ambienti
eutrofici e soggetti ad inquinamento organico
Note ulteriori: spesso il Triotto viene confuso con il Vairone,
che tuttavia popola ambienti in gran parte differenti (risorgive e
torrenti di fondovalle) e mostra una colorazione rossa alla base delle
pinne pettoral
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