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Mappa del campo gara |
Campo gara Laghetto di Redecesio. |
APS Brivio, 09 Settembre 2013
Redecesio ( Frazione di Segrate - Milano ) , Laghetto A.T.M. Come raggiungerlo. Caratteristiche Il
laghetto dei tranvieri milanesi, situato ad est della città, nel comune
di Segrate, e più precisamente nella frazione Redecesio da cui prende
il nome, è parte integrante del centro sportivo della Fondazione ATM.
Oltre alla pesca si praticano anche altri sport. E’ un quadrato
d’acqua dalle dimensioni di poco superiori a 200 metri per lato. Le
sponde sono in terra battuta. La profondità media nei pressi delle rive
è di circa 4 metri. Nel centro la profondità si aggira intorno ai
4,30, metri e fino ad un massimo di 4,50 metri. L’acqua del laghetto
proviene dal Naviglio Martesana tramite un canalino immissario. Per
effetto delle asciutte del naviglio, una primaverile e una autunnale, il
livello dell’acqua scende di un paio di metri, rendendo il laghetto
per questi peri odi poco praticabile per la pesca agonistica. La fauna
ittica presente è quanto mai varia: alborelle, triotti e persici sole
per le specie minori, scardole, breme e gardon per quelle medie, carassi
e carpe sono le specie più numerose anche con esemplari di grandi
dimensioni, persici e trote, luccio perca e lucci con pochi esemplari.
La pesca è consentita solo agli iscritti alla Sezione Pesca della
Fondazione ATM in possesso della Licenza Regionale di Pesca. E’ vitato
asportare il pesce; è in vigore la norma “No Kill”, i pesci
catturati vanno rimessi immediatamente in acqua. L’uso della nassa è
consentito solo durante le gare di pesca. Tutte le gare che vengono
effettuate sono a pesce in viva; dopo la pesatura il pesce viene rimesso
in acqua. Caratteristiche
agonistiche In
questo laghetto possono essere applicate tutte le tecniche della pesca
al colpo; dalla cattura di alborelle, breme e gardon a canna fissa, alla
cattura della carpa a roubaisienne, alla pesca con tecnica
all’inglese. La fisionomia tecnica generale è determinata dalla
presenza di carpe e carassi. Su queste specie si sovrappone la possibile
presenza di breme gardon che da sole garantiscono cestino e classifica.
La possibile cattura di qualche carpa di notevole dimensione è
superiore al consueto, aggiungendo un elemento di incertezza che resta
valido fino al temine della gara. In condizioni di acqua normale, la
pesca con la roubaisienne è quella più redditizia, soprattutto nella
bella stagione. Quando il lago è basso per le asciutte, la pesca
all’inglese è quella che rende di più. Con il basso fondale, risulta
facilitata sia nei lanci sia nella azione di pesca. Le canne fisse
giocano un ruolo di copertura e servono per la pesca veloce delle
alborelle (avole), delle breme e gardon di piccole e medie dimensioni. Campo
di gara Solo
tre delle quattro sponde, vengono picchettate per l’effettuazione di
gare. Nella prima sponda, quella dell’entrata dal parcheggio detta
“dell’alza bandiera”, c’è posto per 40 concorrenti ed è la più
utilizzata per la vicinanza al parcheggio, dove è d’obbligo lasciare
l’auto. Proseguendo sulla destra troviamo la sponda detta “della
casa colonica”; questa sponda viene utilizzata per gare ad alto numero
di pescatori. La sponda detta
“delle villette” è quella di fronte al parcheggio c’è posto per
40 concorrenti. La sponda detta “delle case” da qualche anno non
viene più picchettata per motivi di praticabilità in quanto la riva è
alta rispetto all’acqua e, una fila di piante ravvicinate, ostacola la
manovra delle canne. Le sponde uguali ed il fondo anch’esso costante,
assicurano al laghetto una uniformità che è davvero ragguardevole. Tecnica
di pesca La
pesca competitiva a Redecesio impegna il concorrente in tutte le
possibilità determinate dall’acqua ferma. E’ pertanto necessaria la
più ampia gamma di attrezzatura. Prima di dare inizio alla gara il
concorrente deve preoccuparsi di conoscere il fondo del posto assegnato.
Cosi facendo, fin dall’inizio potrà porre l’esca all’attenzione
del pesce nel modo più esatto e più suadente. La prima cosa da fare è
la misurazione dell’altezza
dell’acqua nei diversi punti ed alle diverse distanze da riva. In
condizioni normali dell’acqua, la tecnica più redditizia è quella a
roubaisienne; le portate delle lenze variano da 0,5 a 1,5 grammi con
piombature raggruppate nel basso della lenza, e finali relativamente
corti. La distribuzione dei pallini è a scalare. Vanno posizionati
quelli piccoli, tipo numero 11, nella parte vicino al finale e quelli
grossi, verso l’alto. Vanno scalati su un tratto di almeno 30
centimetri (vedi disegno). In condizioni di acqua bassa , o quando il
pesce si mantiene lontano da riva la tecnica di pesca che meglio si
addice è quella all’inglese. Le
grammature dei galleggianti variano da 12/14 grammi per arrivare oltre i
20 grammi dipende dalla distanza che si vuole raggiungere. Si può
pescare sia con galleggiante fisso sia con attacco scorrevole, con acqua
alta è meglio usare lo scorrevole. Esaminiamo la lenza per lo
scorrevole a partire dall’alto: uno stopper fatto con filo di cotone o
dello stesso filo di nylon, un galleggiante con attacco scorrevole; a
seguire cinque pallini del numero 4, alla profondità di pesca, montare
l’immancabile girella 50 centimetri sopra due pallini del numero 8, un
terminale munito di treccina lungo 40 centimetri. Questa lenza per lo
scorrevole è
di tipo leggero ed è valida solo se la parte di filo dove scorre il
galleggiante non supera i 50 centimetri. Utilizzando
galleggianti con attacco fisso le canne devono avere una lunghezza
superiore ai 4,50 metri per arrivare sul fondo. Quando il livello del
lago è basso questa tecnica consente di arrivare sul fondo anche con
canne più corte. L’attacco fisso ha una migliore governabilità sia
in fase di lancio che durante l’azione di pesca. Esaminiamo la lenza a
partire dall’alto: collocare tre pallini dal n° 6 al n° 8 posti
subito sotto il galleggiante, alla profondità di pesca, montare la
girella e a 50 centimetri sopra due pallini del numero 8, e unire un
terminale munito di treccina lungo 40 centimetri. Appoggiare l’esca
sul fondo è ancora il modo migliore per insidiare carpe e carassi. Le
lenze sopra descritte possono essere adeguate allo scopo: posizionare
tre pallini del n. 8 appena sopra la girella senza i due a 50
centimetri. Il terminale va’accorciato a 30 centimetri. Le canne fisse
servono per la pesca veloce dell’alborella, gardon e breme di piccole
dimensioni. Molto valida è anche la pesca con canna fissa da 3 a 6
metri munita di elastico ammortizzatore nel vettino. Nel sottoriva è
facile, infatti, l’incontro con carpe di buona taglia. Esche
& pastura Le
esche maggiormente impiegate a Redecesio, o più precisamente quelle
impiegate dalla generalità dei pescatori, sono la larva di mosca
carnaria (cagnotto), il mais e il lombrico. Molta importanza assume la
colorazione delle larve. Le larve colorate hanno raccolto i favori dei
pesci: gialle per le alborelle, arancione o rosse per gardon, scardole e
breme, svariate le preferenze delle altre specie. Le norme che regolano
la pesca nel laghetto, permettono di pasturare solo con cagnotti e mais.
E’ consigliabile incollare i cagnotti aggiungendo
del ghiaino in modo da rendere le palline più pesanti cosi da poter
essere fiondati non solo pi ù lontano ma anche con più precisione
quando si pesca all’inglese. Azione
di pesca La
scelta di inizio gara, è quasi obbligata a roubaisienne per una pesca
di precisione; l’esca deve essere appoggiata sul fondo. In condizioni
normali questa tecnica rende bene per tutta la gara. E’
importantissimo pasturare bene; dopo avere fatto il fondo all’inizio
con palline di cagnotti incollati e alcune fiondate di mais, bisogna
continuare a pasturare ad intervalli regolari, ogni 5 minuti di orologio
una fiondata di pochi grani di mais, aggiungendo di tanto intanto una
pallina di cagnotti, oppure una fiondata con poche larve. Sia il mais
sia i canotti vanno dosati convenientemente in modo da farli durare per
tutta la gara. Per la pesca all’inglese, la pasturazione è un fattore
determinante per il risultato. Prima di dare inizio alla pasturazione è
bene farsi un punto di riferimento presso la riva opposta in modo da
avere una linea teorica dove lanciare la pastura e pescare sempre nello
stesso punto. Le palline di cagnotti devono essere grosse quanto una
noce ben farcite con il ghiaino. Lo staff APS Brivio A.P.
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